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Casa Doru

Bucarest - Romania
Nel periodo antecedente alla costituzione della Fondazione (1997), l’aiuto ai bambini abbandonati e malati (AIDS) della Romania fu organizzato prima a livello personale – con fondi propri (Mino Damato) inviati sul posto – poi con interventi diretti e strutturati, tramite l’Associazione Bambini in Emergenza.

 

Tra il 1994 ed il 1995, per i cento bambini ricoverati nel fatiscente Padiglione B1 per l’HIV pediatrico dell’Ospedale di malattie infettive ‘Victor Babes’ di Bucarest, viene ristrutturata l’area contigua al Padiglione: nasce cosìCasa Doru.

 

Il nuovo Padiglione, di standard europeo, viene dotato, sui suoi tre livelli, di stanze di degenza e di terapia intensiva, di impianti di ossigeno, di una cucina e di una sala mensa, di una lavanderia ed una stireria, di laboratori centralizzati di analisi.

 

In Casa Doru vengono trasferiti cinquanta dei cento bambini che da anni, fin dalla nascita, vivevano in condizioni disumane nel Padiglione B1; in pochi giorni le condizioni generali dell’80% dei piccoli ricoverati migliorano radicalmente. Il nuovo ambiente, ordinato, gioioso, stimolante e coniugato con l’affettività del personale, agisce ‘clinicamente’.

 

Dall’ottobre del 1996 ‘Casa Doru’ ospita anche la prima scuola in Romania per bambini ospedalizzati.

Bambini in Emergenza, ancora oggi, supporta l’attività del nuovo Padiglione rifornendolo periodicamente di farmaci, materiale monouso, integratori alimentari, vestiti e giocattoli.

 

Il Padiglione è stato intitolato a Doru, un bambino gravemente malato, dotato di straordinaria generosità e bontà, a cui Mino Damato aveva promesso che sarebbe stato il primo ad entrare nel nuovo reparto. Doru morì nella notte della vigilia di Natale, poche ore prima dell’inaugurazione del Padiglione e da questa dolorosa esperienza si comprese l’importanza di affrontare le emergenze in modo rapido (fare bene, farlo bello e farlo velocemente).

 

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